In Lettice and Lovage (Amanda Amaranda, fu intitolato in Italia la prima volta che andò in scena) di Peter Shaffer si scontrano due incredibili personaggi femminili – uno dei quali fu creato appositamente dall’autore per la grande Maggie Smith che l’aveva precedentemente accusato di scrivere commedie solo con grandi ruoli maschili.
Amanda, donna single, lavora come guida turistica in un castello di cui, in effetti, non c’è molto da dire. Per questa ragione i turisti sono pochi e la vita della donna è alquanto noiosa. La sua quieta esistenza muta radicalmente dal giorno in cui decide di modificare la realtà, inventandosi aneddoti storici sul castello e sui suoi abitanti che ovviamente non sono mai avvenuti. I turisti cominciano ad arrivare a frotte, attratti da questi meravigliosi e rocamboleschi eventi storici…
La notizia di quello che sta succedendo al castello giunge alle orecchie di Lotte, l’incaricata dell’ufficio per la conservazione del patrimonio culturale, donna imbevuta di cautele e timorosa di fronte a qualsiasi tipo di novità, la quale, ovviamente, non prende bene la bizzarra iniziativa di Amanda e la convoca nel suo studio.
Tra le due scoppia all’inizio un acceso confronto ma Amanda, con il potere eversivo della sua immaginazione riesce non solo a convincere Lotte che, in fondo, non c’è nulla di male in quello che fa ma perfino a coinvolgerla nei suoi folli futuri intenti… Diventeranno non soltanto amiche ma addirittura complici!
Nel 1990 Maggie Smith, per il ruolo di Amanda, vinse il premio Tony.
CAST: 2U+3D
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