Nella cittadina in cui April e Gordon si sono trasferiti insieme al figlio diciassettenne Sid la vita scorre senza scossoni. Proprio per questo hanno lasciato la grande città. Ma un incidente d’auto sconvolge le loro esistenze: nello schianto Sid ha perso un occhio e sono morti i suoi tre inseparabili amici. Niente sarà più come prima, per la famiglia e per la piccola comunità rurale in cui vivono. Ma davvero “prima” tutto era così perfetto?
Nel raccontarsi al pubblico padre, madre e figlio si spogliano gradualmente dei veli di “equilibrio” di cui si sono rivestiti per anni, rivelando una natura più complessa e compressa di quanto abbiano mai voluto ammettere e toccando una sincerità di cui sono i primi a sorprendersi. Questo candore disarmato pervade e illumina la pièce insieme al suo corollario: uno humour tipicamente britannico che accende di tenera ironia ogni scena, anche la più drammatica. Per vivere la complessità e le contraddizioni dei rapporti umani, l’autore Tim Price sembra intuire una strada nei tentativi tenaci, nei gesti di cura reciproca – solo apparentemente piccoli – di cui è costellata la vita imperfetta di un nucleo di umani che nonostante tutto si amano.
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