Chris, marito di Clair, ha perso il lavoro ed entra in crisi depressiva ed esistenziale condizionando moglie, figli e una vicina di casa.
Clair, una ex scrittrice ora traduttrice di autori contemporanei che oltre a coinvolgerla nelle loro opere la coinvolgono anche nelle loro vite private, oltre al dovuto.
Jenny, un’infermiera sposata con un medico di prima linea perennemente impegnato sul fronte di una guerra tanto cruenta quanto surreale.
La Ragazzina, figlia di Chris e Clair è vittima inconsapevole, assieme a suo fratello che però non vedremo mai, di suo padre che spesso la spinge fare delle cose che non ha voglia di fare: cantare, recitare limericks, suonare il pianoforte etc.; questo quando non trascina i figli in giochi chiassosi e inurbani che impediscono all’infermiera di recuperare di giorno le notti in bianco passate in ospedale.
Sono personaggi reali o abitanti della città interiore di Clair che dice di aver abbandonato la scrittura in favore della traduzione? E le opere che traduce sono davvero state scritte da altri autori? Alla fine se lo chiede anche Chris, suo marito: “Sono stato inventato anch’io o sono reale?”
Una magnifica commedia in equilibrio tra finzione e realtà, tra ricordi e memorie. Martin Crimp come al solito non ci delude mai e non a caso viene definito Harold Pinter del XXI secolo.
Cast: 1U + 2D + 1 Bambina di circa 9 anni
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