Brutta giornata in casa Freud!
Innanzitutto, Sigmund è molto malato.
E per di più arriva Jessica, una bella ragazza, una provocatrice, che col pretesto di avere bisogno di analisi si spoglia e si nasconde nell’armadio a muro.
Non basta! Perché arriva anche un altro visitatore: Salvador Dali: il megalomane, il nevrotico, l’ipocondriaco, il folle hidalgo venuto a presentare i suoi rispetti (e ad offrire il suo ultimo capolavoro: Il Narciso) al “rivelatore dell’inconscio”. Peccato che Freud non lo apprezzi per niente.
Per non parlare di Yehuda, vecchio amico, medico ebreo, compagno di tutti i mali di Sigmund, deciso ad attaccarlo per evitare la pubblicazione del suo saggio su MOSE’ E IL MONOTEISMO…
Questo testo ha vinto il premio Laurence Olivier come MIGLIORE COMMEDIA nel 1994, e in quello stesso anno ha vinto anche il Writers Guild Award come migliore spettacolo del West End.
E# una commedia che ha fatto il giro del mondo, e che adesso viene presentata a Parigi per la regia di John Malkovich (che l’aveva già diretta a Chicago) e per un cast stellare, con Pierre Vaneck nel ruolo di Freud, Marie Gillain nel ruolo di Jessica, Vincent Elbaz come Dalì, e Roger Dumas come Yehuda.
La visita di Dalì a Freud è veramente avvenuta il 19 Luglio 1938.
Dalì, il surrealista famoso per i suoi orologi “molli” e le sue immagini frastagliate, era un grande ammiratore del genio di Freud, da cui era rimasto abbagliato dopo la lettura del suo “L’interpretazione dei Sogni”.
Per anni, Dalì tentò in tutti i modi di incontrare il suo idolo… peccato che il padre della psicanalisi considerasse i surrealisti “completamente pazzi”…
La commedia di Terry Johnson si svolge in quella giornata del Luglio ’38… non una giornata tranquilla, per il nostro Freud! – Ad interrompere la sua pace, infatti, arriva Jessica, una sorta di conglomerato dei casi veramente studiati da Freud, che si presenta alla finestra dello psicanalista esigendo un’analisi della propria infanzia!
Ma questo è solo l’inizio, perché come difendersi quando ben presto si finisce con l’avere una donna nuda nell’armadio, un surrealista svenuto sul tappeto persiano, delle gigantesche lumache sulla scrivania, della biancheria intima femminile sparpagliata in giardino?… E’ Freud stesso ad arrivare a un passo dall’isteria!
Ma sotto la brillantezza della farsa e il gioco degli effetti speciali che a un certo punto fanno visualizzare l’intero catalogo dei simboli freudiani e dell’iconografia di Dalì, in questo testo c’è la maestria nel coniugare la risata al pianto, la saggezza alla follia, la ragione al delirio, il sogno alla realtà…
0 Commenti
Vorrei sapere se sono disponibili i seguenti testi: commedians di tevor Griffiths, isteria diTerry Johnson, le chiedo inoltre una farsa molto pimpante con 4 o 5 uomini.
Come sempre la ringrazio per la disponibilità
Vorrei sapere se sono disponibili i seguenti testi: , isteria diTerry Johnson, le chiedo inoltre una farsa molto pimpante con 4 o 5 uomini.
Come sempre la ringrazio per la disponibilità
Aggiungi Commento